Com’è composta un’orchestra classica

Orchestra sinfonica

Chi non ha mai sentito il fascino dell’orchestra dal vivo? C’è sempre un alone di magia nelle esecuzioni che sentiamo in teatro o anche solo in televisione. Tuttavia, si potrebbe dare per scontata la definizione di orchestra. Come è composta? Quali sono gli strumenti che vi ritroviamo? Sono sempre posizionati nello stesso posto all’interno dell’organico? Qui ci impegneremo a precisare tutti questi dettagli e a svelare il fascino dell’orchestra.

Tipologie di orchestre

Quando parliamo di orchestra, dobbiamo prendere in considerazione il fatto che, prima di tutto, esistono più tipi di orchestra. I due più importanti e più famosi sono l’orchestra sinfonica e l’orchestra da camera.

L’orchestra sinfonica

L’orchestra sinfonica è formata da tutti gli strumenti delle varie famiglie e può arrivare a un numero molto alto di musicisti (anche fino a cento). In generale un’orchestra, quale che sia la sua tipologia, per essere tale deve avere almeno dieci musicisti al suo interno.

L’orchestra filarmonica

Qualcuno avrà anche sentito parlare di orchestra filarmonica. Il suo nome non sta ad indicare un particolare tipo di orchestra secondo strumenti e sezioni ma indica un particolare tipo di aggregazione di musicisti, spesso in forma di associazione cooperativa di musicisti indipendenti.

L’orchestra da camera

L’orchestra da camera ha dimensioni più contenute, i musicisti sono di meno e può essere anche un’orchestra che comprende solo una famiglia di strumenti (come un’orchestra di fiati, di ottoni e così via).

Le sezioni di un’orchestra

Quando ci godiamo uno spettacolo, che sia dal vivo o in tv, potremmo forse individuare dei pattern: troviamo sempre alcuni tipi di musicisti in un certo posto, altri in un altro. Effettivamente l’orchestra è divisa in sezioni particolari dove ogni strumento occupa il suo spazio personale.

Potremmo davvero parlare di una mappa dell’orchestra (vedi video in fondo all’articolo). C’è anche un perché a questo.

Ogni strumento, o famiglia di strumenti, ha una sua particolarità, un suo suono peculiare, e viene ubicato nell’organico a seconda di queste sue caratteristiche. Vediamo una per una le differenti sezioni (in un’orchestra sinfonica, contenente tutte le famiglie), mentre vedremo più approfonditamente le caratteristiche degli strumenti in un paragrafo successivo.

Gli archi

Tutti si accorgono che gli archi sono posti in primo piano, e molto spesso lo sono anche musicalmente. Se prendiamo come punto di riferimento il direttore d’orchestra, possiamo dire che i violini si trovano alla sua sinistra. Essi si dividono poi in primi violini, all’estrema sinistra, e in secondi violini, più vicini al direttore, sempre alla sua sinistra. Le viole gli sono davanti, mentre i violoncelli si trovano alla sua destra, così come i contrabbassi (posizionati oltre i violoncelli).

La sezione dei legni o fiati

Dietro le viole, quindi nella posizione centrale dell’orchestra, si trova la sezione dei legni, composta da strumenti quali, nella fila più vicina alle viole, e da sinistra verso destra, i flauti, gli oboi e gli ottavini. Dietro questi, sempre da sinistra verso destra, abbiamo il clarinetto basso, i clarinetti, i controfagotti e i fagotti.

Ottoni

Gli ottoni si trovano dietro i fiati. Il loro posizionamento è dato dalla potenza del loro suono, che non deve appunto scavalcare gli altri. Da sinistra verso destra, troviamo rispettivamente le trombe, i tromboni, il basso tuba, i corni e i corni inglesi, questi ultimi tre posizionati più vicini alla sezione dei contrabbassi, quindi verso la destra del direttore d’orchestra.

Percussioni

La sezione più lontana dal direttore (e dal pubblico) è quella percussiva, composta da strumenti che possono variare da un’orchestra all’altra. Di solito si trovano il triangolo, i piatti, i timpani e la grancassa, ma a seconda delle esigenze e dei brani da eseguire, possono esserci altri strumenti quali le campane tubolari, il tamburo militare, il gong e lo xilofono.

Piano e arpa

Il piano e l’arpa non sono due strumenti obbligatori all’interno di un’orchestra, ma qualora ci siano, hanno una sezione tutta per loro che si trova a sinistra del direttore, posta accanto ai primi violini e dietro ai secondi violini. Soprattutto il pianoforte tende ad essere uno strumento solista, per cui spesso non lo troviamo all’interno dell’organico.

Varianti delle sezioni

Ovviamente, può cambiare la disposizione dell’orchestra. Le informazioni appena date riguardano la formazione più comune che si trova all’interno delle orchestre moderne. Quindi, se vi sono delle “anomalie” nell’orchestra che state ascoltando, è tutto normale. Probabilmente l’esigenza del concerto ha portato ad alcune modifiche.

Un excursus sugli strumenti di un’orchestra

Gli strumenti hanno una loro collocazione allo scopo di amalgamarsi bene nell’insieme. Serve un equilibrio tra gli strumenti che si può raggiungere proprio grazie alla loro posizione all’interno dell’orchestra. Gli strumenti più stridenti e duri saranno quindi più lontani dal pubblico, così come le percussioni, che hanno più energia a causa delle frequenze basse, si trovano nella parte più lontana, vicino alle pareti. Gli strumenti che fanno da protagonista, come ad esempio i violini, si trovano davanti per questo motivo. Vediamo però più nel dettaglio le caratteristiche degli strumenti più importanti.

Gli archi

Gli archi sono chiamati così perché sono suonati per mezzo di un archetto, utilizzabile in diversi modi: oltre allo sfregare l’arco sulle corde di questi strumenti, si possono dare dei cosiddetti “colpi d’arco”, oppure si può ottenere un suono chiamato pizzicato: in questo caso la corda si pizzica con le dita.
Ogni strumento ha un’estensione. Per quanto riguarda gli archi, sono i violini a poter arrivare più in alto e, in ordine, dopo di essi troviamo le viole, i violoncelli e i contrabbassi.

I legni

I legni sono chiamati così per ragioni storiche, ma sono fatti quasi sempre di metallo. Lo strumento che arriva più in alto, dal suono cristallino, è l’ottavino, mentre il controfagotto è lo strumento che si estende più in basso. In questa famiglia, gli oboi sono quelli dal suono più nasale, quasi agreste; i clarinetti invece, sono famosi per simboleggiare un personaggio nella sua unicità all’interno delle colonne sonore dei film.

Gli ottoni

Gli ottoni sono strumenti da cui scaturisce molta energia. La tromba è quella che arriva più in alto e, per suonare le note più basse, il musicista deve necessariamente usare più fiato. Il basso tuba è lo strumento che tocca le note più basse, preceduto da corni e tromboni. Una curiosità sul corno francese: la campana è rivolta verso il muro. In questo modo le frequenze basse rimbalzano sulla parete e creano più ambienza.

Le percussioni

La caratteristica delle percussioni è la loro intonazione. Ci sono percussioni intonate, ma altre non hanno intonazione (non sono intonate su un’altezza specifica) e difatti, sugli spartiti, sono segnate non sul pentagramma, ma su un singolo rigo. Esempi di percussioni non intonate sono la grancassa e i piatti (nel caso singolo dell’orchestra. Infatti ve ne sono altre, come le maracas, il guiro e gli shaker).

L’arpa

L’arpa è uno strumento molto particolare nella sua struttura e nel suo funzionamento. Esistono due tipi di arpe, quella classica e quella celtica. Nell’arpa classica, vi sono sette pedali ognuno dedicato a una nota. Questi pedali hanno tre livelli che permettono di alterare la nota (diesis, bemolle e bequadro).
L’arpa irlandese è, a differenza di quella classica che si suona con i polpastrelli, normalmente suonata con le unghie. Famosa per la sua apparizione sulle monete da un euro, si trova su di esse perché emblema nazionale ufficiale dell’Irlanda.

Il pianoforte

Il pianoforte è uno strumento a corde e percussivo allo stesso tempo. Questo perché all’interno della cassa del pianoforte vi sono dei martelletti che colpiscono un gruppetto di corde ogni qual volta si batte su un tasto. È lo strumento con il range di frequenze più esteso, da 27,5 Hz a 4190 Hz circa.

Altre risorse consigliate per approfondire:

Com’è composta un’orchestra sinfonica – Mappa – Video di prof Benna