Controfagotto, storia e caratteristiche

Controfagotto - foto di Mezzofortist

Strumento molto interessante dal punto di vista musicale, il controfagotto – ma in gergo viene chiamato anche fagotto doppio – è una versione più grande del fagotto, con la caratteristica di suonare un’ottava più bassa. Ricco di storia, è un aerofono a doppia ancia con tasti, utile in orchestra e anche come solitario. Per suonare agilmente il controfagotto non sono necessari studi specifici in quanto il meccanismo di azione e funzionamento è praticamente uguale a quello del fagotto.

La classificazione Hornobstel-Sachs lo identifica al numero 422.112-71. Si tratta di uno strumento musicale ricco di storia e con caratteristiche notevoli, che nell’ultimo anno stanno cominciando ad essere apprezzate dal pubblico appassionato di musica. Le ragioni di questo mutamento radicale nella considerazione del controfagotto sono diverse: in primis i gusti musicali stanno virando sempre più sui toni sonori di questa variante del fagotto e, inoltre, per via della sua storia affascinante e ricca di spunti di studio.

La storia del controfagotto: ideazione, costruzione e diffusione

Il controfagotto è stato costruito e reso effettivo, per la prima volta, a Berlino nel 1620 da parte di Hans Schreiber, un famoso artigiano locale appassionato di musica che utilizzò il legno per realizzare uno strumento che suonasse un’ottava più bassa del fagotto tradizionale. Si tratta, comunque, della finalizzazione di un percorso molto più lungo, iniziato diversi secoli prima. In effetti il controfagotto può annoverare alle sue spalle diversi e ben più antichi precursori: già nel 1590 – nei territori compresi fra Austria e Germania – il crescente interesse per l’arte musicale portava diversi studiosi dell’epoca a interrogarsi circa la possibilità di creare un fagotto che riuscisse ad avere un tono più basso. Si trattava di tentativi sperimentali di creare un controfagotto portati avanti in epoca barocca che solo grazie al genio del succitato artigiano trovano il culmine.

Nel 1714 il controfagotto era ampiamente diffuso in diverse parti d’Europa, soprattutto in Inghilterra dove riuscì addirittura a diventare strumento principale della musica da chiesa, rivestendo parte integrante di canti e canzoni durante le celebrazioni liturgiche. In questo periodo vennero create alcune opere musicali particolarmente gradite e apprezzate anche oggi come ad esempio La Passione di San Giovanni del compositore J.S. Bach oppure L’allegro di G.F. Handel. Nonostante questa diffusione, lo strumento presentava diverse criticità nei primi anni della sua esistenza: in particolare, per via di alcuni problemi costruttivi dei primi modelli il suono che questi emettevano non sempre era lineare e orecchiabile.

Solamente in epoca recente il controfagotto ha ottenuto la sua consacrazione come un ottimo strumento musicale. In particolare, la tedesca Hackel riuscì a perfezionarlo dandogli la forma che ancora oggi è conosciuta ai più, che si caratterizza per avere un’apertura più stretta e una lunghezza maggiore, cosa che ha permesso di duplicare l’apertura a valvola del fagotto e di consentirgli di arrivare concretamente ai toni ricercati.


Com’è fatto il controfagotto e differenze con il fagotto

Il controfagotto è composto da un’ancia molto più lunga e grande di quella del fagotto e si curva su se stesso due volte. Per questo motivo, viene sostenuto da un puntale e non da una cinghia, che comunque può essere utilizzata in modo da poter aumentare la sua stabilità quando viene suonato. Per quanto riguarda il materiale costruttivo, questo è solitamente in legno per la maggior parte della composizione e in metallo per i tubi, chiavi e struttura dell’ancia. All’interno di quest’ultima, inoltre, il controfagotto contiene diverse lamelle di bambù, le quali sono in grado di fargli raggiungere le tonalità dell’ottava inferiore tanto ricercate nel corso del tempo.

Sul corpo, il controfagotto possiede una chiave che permette di espellere l’acqua della condensa nel caso degli utilizzi più lunghi. Il trasporto dello strumento, anche se smontato nelle due parti che lo compongono, è particolarmente impegnativo visto il peso complessivo. Il suono così variegato e profondo del controfagotto è dato dalla sua mole, cosa che ne influenza timbro e struttura del suono.

La lingua del controfagotto può arrivare fino a 7,5 centimetri al cui interno sono presenti delle lame molto sottili. Oggi esistono sul mercato anche dei controfagotti russi. Si caratterizzano per avere una tromba dritta nella quale si alternano legno e metallo, tuttavia non sono ancora molto diffusi e apprezzati.

IL SUONO DEL CONTROFAGOTTO – Maurizio Alberani

Come suonare correttamente il controfagotto

Per una corretta esecuzione della musica con il controfagotto bisogna fare particolare attenzione a posizionare lo strumento, che per via delle sue grosse dimensioni va appoggiato a terra garantendogli stabilità. Per suonare con agilità le chiavi, inoltre, è fondamentale avere una buona dimestichezza con le mani oltre che grandi capacità di coordinazione. Il beccuccio nel quale soffiare, invece, può essere regolato per adattarsi all’altezza del musicista e favorire l’esecuzione della musica.

Per quanto riguarda l’aspetto strettamente tonale del controfagotto, questo è uno strumento musicale traspositore d’ottava: questo significa che la nota che viene eseguita coincide con quella che appare sulla partitura, ma il suono sarà coincidente con l’ottava inferiore. Nonostante questa sua peculiarità, il controfagotto può raggiungere anche note molto più acute utilizzando delle ance speciali, con il contro non indifferente di rendere praticamente impossibile l’emissione dei suoni gravi, i quali sono quelli maggiormente apprezzati da un punto di vista sonoro e che lo rendono unico.

L’uso del controfagotto è molto diffuso nelle bande di ottoni ma anche in orchestre miste. In passato, lo strumento si è rivelato poco attraente per questa occasione perché le sue dimensioni importanti e un aspetto sostanzialmente goffo impedivano al pubblico di apprezzarlo correttamente. Sono, infatti, rari i compositori che hanno dedicato il giusto spazio allo strumento all’interno delle loro opere musicali, anche se la maggior parte di questi ha fatto la storia della musica.

Artisti e solisti famosi che usano il controfagotto

Questo strumento musicale, nonostante le apparenze, è molto apprezzato da parte di musicisti solisti anche se il loro numero è davvero esiguo rispetto a quello di coloro che si dedicano ad altri strumenti. Famosa è Susan Nigro, artista americana della Chicago Symphony che ha fatto del controfagotto il suo emblema e tratto distintivo. Sempre in America, di questo strumento è notabile anche un utilizzo inaspettato nel genere jazz ad opera di Garvin Bushell, il quale ha partecipato alle sessioni di registrazione dell’album Village Vanguard di John Coltrane.

La diffusione dell’arte solista per il controfagotto è così rara perché questo strumento, nonostante possa suonare anche la musica per fagotto – molto più adatto allo scopo – ha delle differenze sonore e meccaniche che non li rendono intercambiabili.

Una piccola curiosità sul controfagotto: lo strumento è stato utilizzato in opere famose come L’apprendista Stregone ovvero La sagra della primavera dove viene utilizzato per creare effetti sonori comici o sinistri in modo da tenere alta l’attenzione dell’ascoltatore.