Il liuto, dalle origini ad oggi

Liuto Sixtus Rauchwolff - Metropolitan Museum of Art - Gift Joseph W. Drexel, 1889

Uno degli strumenti musicali a corde europeo più celebre ed apprezzato nel corso della storia è sicuramente il Liuto. La sua diffusione nel mondo è particolarmente marcata e il grande utilizzo nel periodo rinascimentale lo ha reso un eccellente supporto per realizzare melodie indimenticabili. Nelle prossime righe si analizzeranno le origini, le fattezze e le modalità per suonarlo al meglio.

Cos’è il Liuto

Il liuto è uno strumento a corde pizzicate, originario dell’Asia Minore e diffuso in Europa durante il Medioevo. È stato uno degli strumenti più popolari in Europa durante il Rinascimento e il Barocco, e ancora oggi viene suonato in diverse forme di musica antica e moderna.

Il liuto ha una forma a mandolino, con una cassa armonica allungata e un manico sottile, inoltre ha un numero variabile di corde, solitamente da 6 a 10, e viene suonato con le dita o con un plettro. È uno strumento molto versatile, che può essere utilizzato sia per accompagnare la voce che per suonare brani musicali in modo indipendente. Il liuto è spesso associato alla musica medievale e rinascimentale, ma viene anche utilizzato in diverse altre forme di musica, come il jazz, il folk e il rock. Inoltre, esistono diverse varianti del liuto, come il liuto alla spagnola, il liuto barocco e il liuto persiano, ognuna con caratteristiche e stili di suono distintivi.

Il termine “liuto” deriva dal latino “luteus“, che significa “giallo”. Questo termine veniva utilizzato per indicare lo strumento a corde che aveva la cassa armonica di colore giallo, come alcuni dei primi liuti che si diffusero in Europa durante il Medioevo.

Inoltre, il termine “liuto” potrebbe derivare anche dal greco “lauthis“, che significa “sirena”, in riferimento al suono melodioso e seducente che questo strumento produce. In ogni caso, il termine “liuto” è diventato sinonimo di questo strumento a corde, e viene utilizzato in diverse lingue per indicarlo.


Come è fatto

Un liuto è composto da diversi elementi, ciascuno dei quali contribuisce alla sua forma e al suo suono. Ecco una lista di alcune delle parti principali di un liuto.

Cassa armonica: è la parte dello strumento che produce il suono, solitamente è allungata e di forma ellittica, e viene costruita con diverse tipologie di legno, come il cedro o l’abete.

Manico: è la parte dello strumento che si estende dalla cassa armonica ed ospita le corde. Solitamente il manico è sottile e leggero e viene costruito con legni duri come il mogano o il palissandro.

Corde: sono le parti dello strumento che producono il suono quando vengono pizzicate o battute; solitamente sono in acciaio, ma in alcuni casi possono essere in altri materiali, come l’ottone o l’argento.

Tastiera: è la parte che si trova all’estremità del manico e permette di suonare le diverse note. Solitamente la tastiera è costituita da tasti in osso o in plastica, e ognuno di essi corrisponde a una corda diversa.

Ponte: si trova all’estremità opposta al manico e tiene in tensione le corde; solitamente è costituito da un pezzo di legno sottile e leggero, e viene fissato alla cassa armonica tramite delle viti.

Rosetta: è una decorazione circolare che si trova nella parte anteriore della cassa armonica, sopra il ponte ed è di solito incisa oppure intagliata con motivi decorativi, e contribuisce all’estetica dello strumento.

Fondo: è la parte inferiore della cassa armonica, che si trova sotto il ponte. Solitamente è più spessa della parte superiore della cassa armonica, e viene costruita con legni duri come il mogano o il palissandro.

Tensionatore: è un meccanismo che permette di regolare la tensione delle corde, cioè la forza con cui esse vengono tirate verso il basso. Usualmente è costituito da una serie di viti che si trovano sul fondo dello strumento, e viene utilizzato per ottenere il suono desiderato.

Musicisti Emilio Bezzi, Renato Cadel, Stefano Guarnaschelli, Elisa La Marca – video di Edoardo Lambertenghi

La storia e le origini del liuto

Il liuto è uno strumento musicale antico, le cui origini si perdono nella notte dei tempi. La prima traccia storica di un elemento simile al liuto risale al 2500 a.C., in Mesopotamia, dove sono stati rinvenuti disegni di attrezzi a corde uguali a quelli che conosciamo oggi.

In seguito, lo strumento si diffuse in Egitto, Grecia e Roma, dove divenne molto popolare sia come elemento solista che come accompagnamento per la voce. Nel Medioevo, il liuto fu uno degli strumenti più popolari in Europa e fu utilizzato sia per suonare musica per il popolo che per accompagnare il canto religioso.

Con l’avvento del Rinascimento, il liuto subì una trasformazione importante, diventando uno strumento più grande e sofisticato, con un numero maggiore di corde e una forma più allungata. Inoltre, in questo periodo si svilupparono diverse scuole di liuto, ognuna con un proprio stile e una specifica tecnica di esecuzione.

Durante il Barocco il liuto divenne ancora più importante, venne utilizzato sia per suonare musica solistica che per accompagnare altri strumenti. Tuttavia, con l’avvento del pianoforte e dei primi strumenti a tastiera, il liuto cominciò a perdere popolarità, fino a diventare uno strumento principalmente utilizzato in ambito folkloristico oppure per la musica antica. Oggi, il liuto è ancora suonato in diverse forme di musica, sia antica che moderna, e ha mantenuto la sua bellezza e la sua versatilità.

Tipi di liuto

Esistono diverse tipologie di liuto, ognuna delle quali presenta caratteristiche e stili di suono distintivi, ecco alcune delle più comuni.

Liuto alla spagnola: è una variante del liuto che si è sviluppata in Spagna durante il Rinascimento; ha una forma più arrotondata e un numero di corde compreso tra 6 e 10. È uno strumento molto versatile, adatto sia per suonare musica solistica che per accompagnare la voce.

Liuto barocco: è un’alternativa del liuto che si è sviluppata durante il Barocco, in particolare in Germania e in Italia; ha una forma più allungata e un numero di corde compreso tra 8 e 12. È uno strumento molto raffinato, spesso utilizzato per suonare musica solistica di alto livello.

Liuto persiano: è una forma di liuto che si è sviluppata in Persia durante il Medioevo; ha una struttura più arrotondata e un numero di corde compreso tra 6 e 12. È uno strumento molto espressivo, spesso utilizzato per suonare musica tradizionale persiana.

Liuto classico: è uno degli esemplari del liuto che si è sviluppato durante il Rinascimento e il Barocco, e che si è diffuso in tutta Europa; ha una forma più allungata e un numero di corde compreso tra 6 e 10. È molto versatile, spesso utilizzato sia per suonare musica solistica che per accompagnare altri strumenti.

Liuto moderno: è una versione del liuto che si è sviluppata durante il XX secolo, e che si è diffusa soprattutto in America; ha una forma più arrotondata e un numero di corde compreso tra 6 e 12. È uno strumento molto versatile, spesso utilizzato in diverse forme di musica, come il jazz, il folk e il rock.

Come si suona

Il liuto è uno strumento a corde pizzicate, che viene suonato con le dita o con un plettro. Per suonare il liuto, è necessario conoscere alcune tecniche di base, come il pizzicato e il battuto.

Il pizzicato consiste nel premere le corde con le dita delle mani, facendole vibrare e producendo il suono. Per eseguire il pizzicato, è necessario utilizzare le dita della mano destra, posizionandole in modo da ottenere il suono desiderato.

Il battuto consiste nel percuotere le corde con il plettro, facendole vibrare e producendo il suono. Per eseguire il battuto, è necessario utilizzare il plettro, tenendolo tra le dita della mano destra e battendo le corde con un movimento rapido e preciso.

Oltre al pizzicato e al battuto, il liuto prevede anche altre tecniche di esecuzione, come il tremolo, il legato e il trillo, che vengono utilizzate per arricchire il suono dello strumento e per eseguire brani musicali di maggiore complessità.

Per imparare a suonare il liuto, è consigliabile seguire lezioni con un insegnante qualificato oppure utilizzare risorse didattiche come libri di musica o video tutorial: con un po’ di pratica e dedizione, sarà possibile imparare a suonarlo e a eseguire brani musicali di diverso livello di difficoltà.


I compositori che hanno utilizzato il liuto

Il liuto è stato utilizzato da molti compositori di diverse epoche e stili musicali; ecco alcuni dei più famosi che lo hanno usato nella loro musica.

Pete Townshend (1945-): Townshend è il chitarrista e leader dei The Who, e ha utilizzato il liuto come strumento solista in molte delle sue composizioni, come “Won’t Get Fooled Again” e “Who Are You”.

Antonio Vivaldi (1678-1741): Vivaldi è uno dei più importanti compositori del Barocco, ha scritto numerose opere per liuto, tra cui il “Concerto per liuto, archi e basso continuo” e il “Concerto per liuto e archi”.

Jean-Philippe Rameau (1683-1764): Rameau è uno dei più importanti compositori del Barocco francese, ha scritto numerose opere per liuto, tra cui il “Concerto per liuto in re maggiore” e il “Suite per liuto in mi maggiore”.

George Frideric Handel (1685-1759): Handel è uno dei più importanti compositori del Barocco inglese, e ha dato vita a diverse opere con questo strumento musicale, tra cui il “Concerto per liuto in re maggiore” e il “Suite per liuto in sol maggiore”.

Isaac Albéniz (1860-1909): Albéniz è uno dei più importanti compositori di musica spagnola, con il liuto ha composto numerose opere, tra cui il “Recuerdos de viaje” e il “Suite española”.

Johann Sebastian Bach (1685-1750): Bach è uno dei più grandi compositori di tutti i tempi, le opere che sono state composte con il liuto sono veramente tante, ma tra le più importanti figurano il “Cantico delle creature” e il “Suonata per violino e clavicembalo”.