La tromba, origini, storia e caratteristiche

Tromba, storia e caratteristiche

La tromba è uno strumento musicale che fa parte della famiglia degli aerofoni, più specificamente del sottogruppo degli ottoni, nel quale ricopre la posizione di strumento più acuto. Infatti il suono caratteristico della tromba è principalmente squillante e davvero potente, tant’è che viene spesso utilizzata in moltissimi generi musicali diversi, inoltre, le sue origini sono davvero antichissime. Continuando con la lettura del nostro articolo potrai approfondire la storia di questo strumento e scoprire quali sono le tipologie presenti oggi sul mercato musicale.

La tromba: cenni storici di questo antico strumento a fiato

La tromba è conosciuta da tempo davvero immemorabile, specialmente se si tiene in considerazione il fatto che la sua costruzione è sostanzialmente molto semplice. Infatti, trombe d’argento o Chatzozerà sono citate già nella bibbia e venivano suonate dai sacerdoti ai tempi del Re Salomone. Oltretutto, esistono opere letterarie che narrano di come questi strumenti venissero utilizzati durante le battaglie come incitamento ai combattenti. Tuttavia, le prime trombe di cui si ha notizia, erano realizzate principalmente in bronzo, motivo per cui era difficile suonarle e per riuscirci si utilizzava il cosiddetto Capistrum, ovvero uno strumento utile per il sostegno dei muscoli facciali.

Diversamente, nell’antico Egitto, le trombe venivano fabbricate utilizzando metalli diversi, tra cui il rame e l’argento, ma non di rado venivano impiegate anche le corna di ariete. Nell’Impero Romano, al contrario, i primi antenati della tromba sono il cornus, la buccina, la tuba e la tuba curva. Infine, in tempi più recenti, nel Medioevo, le trombe venivano realizzate in oricalco, ovvero una lega relativamente leggera e del tutto simile al moderno ottone.

Comunque, antecedentemente al 1500, vi fu l’esigenza di andare ad apportare modifiche al tubo che dava forma alla classica tromba dritta poiché provocava importanti problemi legati all’utilizzo dello strumento. In questo modo vennero alla luce molte altre varianti, tra cui troviamo le trombe storte, corte, ricurve e doppie. Dopodiché, le trombe a squillo vennero perfezionate da Halternhof grazie all’aggiunta di una pompa in sostituzione delle precedenti puntine per garantire gli spostamenti di semitono. Tuttavia, l’estensione dello strumento rimase limitata, dal momento che questa soluzione gli permetteva di emettere soltanto gli armonici e specifiche note appartenenti alla scala diatonica. Per questo motivo l’estensione dello strumento era ancora limitata. Lo stesso Halternhof cercò di applicare la pompa a coulisse alle comuni trombe a squillo, tuttavia questo tentativo non ebbe successo su tali strumenti, al contrario di quanto avvenne sui tromboni. Con il passare del tempo, vennero aggiunti pistoni, molle e chiavi, in maniera tale da garantire alla tromba una maggiore estensione e una gamma di suoni riproducibili decisamente più ampia. Infine, il fabbricante viennese Riedl, nel lontano 1829, applicò allo strumento un sistema a doppi pistoni, permettendogli di raggiungere il suo massimo sviluppo e garantire la nascita della moderna tromba che viene utilizzata ancora oggi.

Gli elementi che costituiscono la tromba moderna

Per iniziare a suonare la tromba, o comunque per muovere i primi passi verso questo strumento musicale dalle origini antichissime, è fondamentale conoscerne ogni singolo elemento e sapere come viene fabbricato.

Le trombe sono costituite da una sezione cilindrica unita a diversi coni, per realizzarle si parte infatti da una semplice spirale d’ottone.

Quest’ultimo verrà successivamente ripiegato varie volte e sarà a sua volta composto da numerose parti, ovvero:

  • il bocchino: la parte fondamentale affinché lo strumento possa emettere suoni e che ne permette la corretta imboccatura da parte del musicista;
  • i pistoni: sono i classici tasti che si possono notare su ogni tromba e che permettono di riprodurre tutte le diverse note;
  • la campana: il punto in cui lo strumento finisce, che può essere realizzato con due componenti saldate al corpo dello strumento, oppure può formare un tutt’uno con quest’ultimo nel caso dei modelli destinati a un utilizzo professionale;
  • la pompa d’intonazione: questa componente è collocata nella prima parte ricurva dello strumento, può essere sia a U che reverse e permette l’intonazione della tromba. Inoltre, la pompa d’intonazione è completa anche di chiave dell’acqua, ovvero una valvola utile per l’espulsione della condensa accumulata quando si suona lo strumento.

Le varie tipologie di tromba e i materiali di cui sono fatte

Le trombe si differenziano sostanzialmente in base ai diversi materiali che le compongono. Per questo motivo, le tipologie esistenti sono principalmente tre:

  • trombe G: sono realizzate grazie al rame e, nonostante siano piuttosto rare, permettono la produzione di un caratteristico suono caldo e avvolgente;
  • trombe H: sono fabbricate utilizzando un ottone laccato argento, caratteristica che le rende piuttosto pesanti. La loro campana è per lo più tozza e suonarle può essere difficile nonostante il suono meno squillante. Tuttavia, la gamma timbrica è superiore, tant’è che le rende molto espressive e dinamiche;
  • trombe LT: decisamente più leggere e costituite da ottone laccato oro, presentano una campana più ridotta alla base e molto più ampia nella parte finale; suonarle è più semplice e il suono che emettono sarà maggiormente intenso e squillante, motivo per cui risultano adatte anche per le esibizioni all’aperto.

Il bocchino della tromba: che cos’è e a cosa serve

I bocchini della tromba, diversamente da quelli utilizzati per gli strumenti appartenenti alla famiglia dei legni, non sono costituiti da legno, bensì da ottone.

Quest’ultimo è a sua volta composto da diverse parti, ovvero:

  • il bordo: una porzione piatta, perfetta per le labbra grosse, oppure in forma ricurva, maggiormente indicata per i musicisti con le labbra più sottili;
  • il ginocchio o tazza: un elemento che tende a restringersi subito dopo l’imboccatura e, in base alla forma, conferisce allo strumento una gamma sonora specifica;
  • la penna: ovvero la parte terminale del bocchino che dovrà presentare il diametro corretto in rapporto alle dimensioni della tazza.

Le tonalità della tromba

Questo strumento musicale viene realizzato e proposto in numerose tonalità diverse. Tuttavia, quella maggiormente utilizzata anche in ambito orchestrale è la tromba in Do. Le altre produzioni prevedono strumenti in Re, Mi bemolle e Si bemolle, mentre la tromba piccola suona principalmente in La e Sib ed è caratterizzata da una sonorità metallica molto chiara. Infine, la cosiddetta tromba basso è capace di riprodurre suoni somiglianti a quelli di un comune trombone.

La tromba e i suoi accessori

Questo strumento può essere utilizzato anche grazie all’ausilio di numerosissimi accessori utili a modificarne gli aspetti sonori o di aiuto durante le sessioni di studio, tra questi possiamo trovare:

  • lo spirometro: un elemento ideato per essere d’aiuto ai giovani studenti e per facilitarli nell’emissione di un flusso d’aria costante;
  • la sordina: un accessorio che deve essere inserito nella campana e che permette la variazione dei colori sonori e, in alcuni casi, dell’intonazione della tromba;
  • il booster: una parte che offre la possibilità di incrementare la massa del bocchino e dunque garantire l’emissione di suoni più gravi;
  • il variatore d’impedenza: un sistema che permette agli studenti di acquisire dimestichezza con lo strumento e che offre la possibilità di variale il volume della tazza;
  • gli appesantitori: elementi utili per dare un rinforzo ulteriore agli armonici.


Sono soltanto alcuni tra gli accessori disponibili per questo antico strumento musicale e che garantiscono una maggiore espressività sonora.

I generi musicali che prevedono l’utilizzo della tromba

Le trombe vengono utilizzate nei generi musicali più diffusi. Per quanto concerne la musica classica, il suo primo utilizzo è attribuito al compositore Claudio Monteverdi che la inserì in orchestra nel suo Orfeo. Diversamente, in ambito jazzistico, questi strumenti sono davvero molto apprezzati. Esattamente come avviene nelle comuni bande musicali di musica popolare, nelle quali la tromba ha saputo conquistarsi una posizione di rilievo.