Accordare la chitarra classica

Accordare chitarra classica

Tutti, o quasi, almeno una volta nella vita avranno desiderato imparare a suonare la chitarra, ma talvolta il primo approccio può essere molto scoraggiante per i neofiti, facendoli desistere così dal loro buon proposito.

La chitarra classica è infatti uno strumento incredibilmente popolare e ciò in alcuni casi, può far pensare che sia per questo anche molto facile da suonare. Ahinoi, non è così.
Prima di cimentarsi subito con la scala di Do, sarebbe opportuno costruirsi delle solide basi teoriche partendo innanzitutto dalla conoscenza fisica dello strumento.

La chitarra classica è uno strumento cordofono, dove per cordofono si intende quella classe di strumenti musicali in cui il suono è prodotto dalla vibrazione delle corde. E’ composta da due parti principali: il manico, dove troviamo anche la tastiera terminante con la paletta, che contiene le meccaniche necessarie per l’accordatura. La seconda parte della chitarra è invece il corpo, dove troviamo la cassa di risonanza che serve, appunto, ad amplificare il suono prodotto dalle corde.

Presa consapevolezza di come è fatta, almeno in generale, la vostra chitarra classica potete finalmente iniziare a suon-ah no, prima dovete imparare a fare una cosa, assolutamente fondamentale, per ogni chitarrista degno di questo nome: accordare la chitarra.

Ci sono vari modi per accordare una chitarra classica, lo si può fare servendosi di un accordatore, così come attraverso l’impiego di app specializzate o, per i più esperti, anche ad orecchio.
In ogni caso, prima di cominciare con le operazioni, anche in questo caso è importante imparare un paio di semplicissimi nozioni teoriche.


La chitarra classica, generalmente viene accordata in questa maniera con le seguenti note:
Prima Corda -> MI
Seconda Corda -> SI
Terza Corda -> SOL
Quarta Corda -> RE
Quinta Corda -> LA
Sesta Corda -> MI

Adesso sì, finalmente, potete iniziare ad accordare la vostra chitarra.
Il metodo più semplice è senza dubbio quello che prevede l’impiego di un accordatore. E’ inutile dire che migliore sarà la qualità del dispositivo, migliore, di conseguenza, sarà anche la qualità dell’accordatura, dunque cercate di utilizzarne uno quanto più efficiente possibile.
Quello che dovete fare sostanzialmente è iniziare a suonare una singola corda e osservare il display dell’accordatore. Se non compare il nome della corda che si sta effettivamente suonando, ciò vorrà dire che la corda è scordata e dunque è necessario accordarla stringendo o allentando la chiavetta corrispondente. Come fare a capire se bisogna stringere o allentare la chiavetta evitando una serie di infiniti tentativi?

Molto semplice, quando suonerete la corda, l’accordatore vi segnalerà se la corda è calante o è crescente. La corda risulterà calante se ad illuminarsi sul display dell’accordatore saranno le barre a sinistra e se ciò dovesse succedere allora dovrete stringere la chiavetta. La corda, di contro, risulterà crescente se ad illuminarsi saranno le barrette alla destra del display, in tal caso, dovrete allentare la chiavetta. La corda sarà infine accordata nel momento in cui al suono seguirà l’illuminazione della barra centrale del display del vostro accordatore o nessuna illuminazione.
Questo procedimento, abbastanza semplice, va poi ripetuto per tutte le 6 corde della chitarra, con gli stessi principi.
Pressoché identico è il metodo di accordatura attraverso le app., basta cercare “guitar tuner” su App Store o Google Store.

Come accordare la chitarra – Video online di chitarrafacile.it

Le cose cambiano e si fanno decisamente più complicate quando si passa all’accordatura “a orecchio.”

Per fare ciò è necessario però l’utilizzo di un diapason, uno strumento acustico che serve per generare una nota standard, in questo caso il LA. Generata questa nota, si andrà ad accordare la quinta corda, che come detto è quella del LA cercando di ottenere lo stesso suono. Ottenuta l’accordatura della quinta corda, si può procedere con la produzione di un armonico sul 5° tasto della corda LA, da far corrispondere a quello prodotto sul 7° tasto della corda RE.
Raggiunta così l’accordatura della corda RE, si potrà procedere in maniera analoga con la corda SOL. Per accordare il MI basso (cioè il primo) bisogna invece produrre l’armonico della corda LA sul 7°, che corrisponde all’armonico del MI basso del 5° tasto. Per accordare il MI cantino (il secondo) si deve nuovamente produrre l’armonico al 7° tasto della corda LA ma questa volta per farlo corrispondere al MI cantino suonato a vuoto. Infine, per accordare il SI bisognerà produrre l’armonico al 7° tasto della corda MI basso, per far sì che coincida con il SI suonato a vuoto.
Come detto, si tratta di un metodo sicuramente più complicato e non consigliato a chi, essendo ancora alle prime armi, non ha grande dimestichezza con lo strumento.

Questi metodi sono entrambi validi per quella che è, come detto sopra, l’accordatura standard per la chitarra classica. L’accordatura standard è quella che generalmente indicano i maestri ai propri allievi per far imparare loro a suonare lo strumento, ma ciò non significa che sia l’unico modo possibile per accordare e dunque suonare una chitarra classica.
Una volta che avrete preso più confidenza con lo strumento che avete tra le mani, potrete anche iniziare ad approcciare altri tipi di accordatura, che, scoprirete, per altro, essere molto utilizzati in tantissimi brani della musica contemporanea mondiale.

Un altro modo per accordare una chitarra classica è, per esempio, quello definito “accordatura aperta.” Queste accordature impostano le corde in maniera tale che, a vuoto, riproducano un accordo completo. Questa particolare accordatura è molto utilizzata perché permette di ottenere delle sonorità estremamente particolari ed anche perché rende più semplice l’esecuzione di brani polifonici per i solisti o per le piccole band.
Un’accordatura aperta è, per fare un esempio pratico, quella del DO Maggiore: DO SOL DO SOL DO MI.

Un’altra via può essere invece quella dell’accordatura modale, grazie alla quale le corde producono un accordo di quarta sospesa. Per dirla in soldoni, la quarta corda “sostituisce” la terza.

Infine troviamo anche le tantissime accordature alternative, ovvero tutte quelle che presentano un’impostazione delle corde diversa dall’accordatura standard indicata sopra (MI LA RE SOL SI MI). Se siete stati attenti potreste obiettare che le accordature alternative sono uguali a quelle aperte, ma c’è una differenza: le accordature alternative, se suonate a vuoto non riproducono un accordo completo. Queste accordature, in ogni caso, sono utilizzate perché come quelle aperte consentono di ottenere delle sonorità più particolari e specifiche. L’accordatura alternativa più nota e probabilmente più “evidente”, anche per i meno esperti, è quella celtica: RE LA RE SOL LA RE.

Più accordature si riesce a padroneggiare, meglio è, indubbiamente, ma all’inizio è bene esercitarsi fino alla nausea sia nell’accordare che poi nel suonare con l’accordatura standard, la quale permette infatti di poter performare moltissimi brani di ogni genere ed epoca.
Ed inoltre non avrebbe molto senso cimentarsi con accordature più particolari e specifiche senza aver prima consolidato la tecnica standard, sarebbe un po’ come iniziare a fare le moltiplicazioni prima di aver imparato bene le addizioni.

Prima di concludere, una puntualizzazione importante e doverosa. Accordare una chitarra non è un atto definitivo, con il tempo e con l’utilizzo la chitarra potrebbe necessitare di una nuova accordatura, dunque, è fondamentale, per qualunque chitarrista o aspirante tale, imparare ad effettuare questa operazione al meglio.