Nyckelharpa: storia, caratteristiche e suono

Ana Alcaide suona la Nickelharpa

La Nyckelharpa è uno strumento musicale ad arco-cordofono originario della Svezia, che appartiene alla stessa famiglia della ghironda e della viella. Il suo nome significa letteralmente “arpa a chiavi” e si riferisce al meccanismo che permette di cambiare l’altezza delle note premendo delle tangenti sotto le corde. Lo strumento ha una cassa armonica in legno, tre o quattro corde melodiche, uno o due bordoni e diverse corde di risonanza che amplificano il suono. L’archetto è corto e curvo.

La sua Storia dal 1400 ai giorni nostri

La Nyckelharpa ha una storia antica e documentata, che risale almeno al Medioevo. Alcune delle prime testimonianze iconografiche si trovano in Italia, come l’affresco di Taddeo di Bartolo nella cappella del Palazzo Pubblico di Siena, datato 1408, che mostra un angelo che suona una “viola a chiavi”. Questa versione italiana dello strumento è stata recentemente ricostruita da un liutaio tedesco, Alexander Pilz, ed è stata chiamata “Siena-Harpa” o “viola a chiavi di Siena”.

Questo strumento si diffuse in Europa continentale tra il XIV e il XVI secolo, ma poi cadde in disuso a favore del violino. In Svezia, invece, lo strumento sopravvisse nella tradizione popolare, soprattutto nella regione di Uppsala. Nel XIX secolo la Nyckelharpa divenne uno strumento “raffinato”, suonato nei concerti a Stoccolma, e nel XX secolo si affermò come simbolo della musica folk svedese. Oggi è considerata da molti il più tipico strumento nazionale della Svezia.

Negli anni ottanta del secolo scorso la Nyckelharpa fu “riscoperta” dal musicista italiano Marco Ambrosini, che la introdusse nel campo della musica antica e contemporanea. Da allora lo strumento ha guadagnato popolarità anche in Italia e in altri paesi, grazie al lavoro di ricerca e di liuteria di artisti come Paolo Coriani, Lino Mognaschi e Silver Pluchesi.

Le caratteristiche che contraddistinguono la Nyckelharpa rispetto a gli altri strumenti sono:

  • Il meccanismo delle chiavi e delle tangenti, che permette di variare l’altezza delle note premendo dei tasti di legno sotto le corde melodiche, la presenza di corde di risonanza, che vibrano per simpatia con le corde melodiche e creano un effetto di riverbero.
  • L’archetto corto e curvo, che si usa per far suonare le corde in modo alternato.
  • La forma simile a quella di un violino o di una viola, ma con una cassa armonica più grande e piatta.
Introduzione alla nychelharpa svedese – Video di Maria Hallengren

Quanti tipi di Nychelharpa esistono?

Esistono diversi tipi di qeusto strumento, che si differenziano per la forma, il numero e l’accordatura delle corde, il numero e la disposizione delle chiavi e delle tangenti, e lo stile di costruzione e di esecuzione.

  • La silverbasharpa, una Nyckelharpa a tre corde melodiche e un bordone, con 15 chiavi e 12 tangenti, che risale al XVII secolo e che ha una forma simile a quella di una viola d’amore a chiavi.
  • La moraharpa, una Nyckelharpa a tre corde melodiche e un bordone, con 16 chiavi e 14 tangenti, che deriva dalla silverbasharpa ma ha una forma più arrotondata e una cassa più grande¹.
  • La kontrabasharpa, una Nyckelharpa a tre corde melodiche e due bordoni, con 19 chiavi e 17 tangenti, che ha una corda melodica accordata un’ottava sotto le altre due e che ha una sonorità più grave.
  • La cromatica, una Nyckelharpa a quattro corde melodiche e due bordoni, con 37 chiavi e 25 tangenti, che permette di suonare tutte le note della scala cromatica e che è stata inventata da Eric Sahlström nel XX secolo.
  • La oktavharpa, una Nyckelharpa a quattro corde melodiche e due bordoni, con 37 chiavi e 25 tangenti, che ha le corde melodiche accordate un’ottava sotto rispetto alla cromatica e che ha una sonorità più profonda.
  • La sienaharpa, una Nyckelharpa a quattro corde melodiche e due bordoni, con 24 chiavi e 16 tangenti, che è stata ricostruita a partire dall’affresco di Taddeo di Bartolo del 1408 e che ha una forma simile a quella di una viola da gamba.

La nyckelharpa elettrica

La nyckelharpa elettrica è una variante moderna dello strumento tradizionale, che utilizza dei pickup per amplificare il suono delle corde, è stata inventata negli anni ’80 del secolo scorso dal musicista svedese Peter Puma Hedlund, che voleva sperimentare nuove sonorità con lo strumento.

La nyckelharpa elettrica ha una forma più semplice e leggera della nyckelharpa acustica, con una cassa di risonanza ridotta o assente. Le corde di risonanza sono sostituite da un effetto elettronico chiamato “sympathetic reverb”.

La nyckelharpa elettrica permette di suonare con maggiore facilità e precisione, grazie alla minore resistenza delle corde e alla possibilità di regolare il volume e il timbro del suono. Può anche essere collegata a degli effetti come il delay, il chorus o il distortion per creare delle atmosfere diverse.

La nyckelharpa elettrica si presta a diversi generi musicali, dalla musica folk a quella rock, jazz, pop o elettronica. Alcuni dei musicisti che usano la versione elettrica sono Peter Puma Hedlund, Marco Ambrosini e Ian Holzman.

Come si esegue l’accordatura di questo particolare strumento?

La Nyckelharpa si accorda in base al tipo e al numero di corde che possiede. Esistono diverse varianti dello strumento, con diverse estensioni ed accordature.

In generale, le corde melodiche si accordano in quinte o in quarte, mentre i bordoni si accordano in tonica o in quinta. Le corde di risonanza non si accordano direttamente, ma risuonano per simpatia con le altre corde.

Per esempio, una Nyckelharpa a tre corde melodiche e un bordone può avere questa accordatura: C-G-C-A (da basso ad alto), dove C è la tonica, G è la quinta, C è l’ottava e A è la terza maggiore.

Una Nyckelharpa a quattro corde melodiche e due bordoni può avere questa accordatura: C-G-C-A-E-A (da basso ad alto), dove C è la tonica, G è la quinta, C è l’ottava, A è la terza maggiore, E è la settima minore e A è l’ottava.

Come si suona?

La Nyckelharpa si suona tenendola appesa al collo con una tracolla e appoggiandola al petto o alla spalla. Si usa l’archetto per far vibrare le corde melodiche e i bordoni, alternando il movimento da destra a sinistra.

Si usano le dita della mano sinistra per premere le chiavi che azionano le tangenti, che a loro volta accorciano le corde melodiche e ne cambiano l’altezza. Si possono suonare anche delle doppie corde, premendo due chiavi contemporaneamente. Le corde di risonanza non si suonano direttamente, ma vibrano per simpatia con le altre corde e creano un effetto di riverbero.

Traditional Swedish tunes on the Nyckelharpa – Griselda Sanderson

Quali sono le tecniche espressive della Nyckelharpa?

Le tecniche espressive della Nyckelharpa sono quelle che permettono di variare il suono e di rendere più espressiva la melodia.

Vediamo insieme quali sono queste tecniche :

– Il vibrato, che consiste nel far oscillare la corda premendo e rilasciando la chiave con la mano sinistra, creando una variazione di frequenza e di intensità¹.
– Il glissando, che consiste nel far scorrere la chiave lungo la tastiera, creando una transizione continua tra due note.
– Il pizzicato, che consiste nel pizzicare la corda con le dita della mano destra invece di usare l’archetto, creando un suono più secco e percussivo.
– Il col legno, che consiste nel colpire la corda con il legno dell’archetto invece che con le crine, creando un suono più duro e metallico.
– Il flageolet, che consiste nel toccare leggermente la corda con il dito della mano sinistra in un punto nodale, creando un suono più acuto e flautato.
– Il trillo, che consiste nel ripetere rapidamente due note vicine, premendo e rilasciando alternativamente due chiavi con la mano sinistra.
– Il tremolo, che consiste nel muovere velocemente l’archetto avanti e indietro sulla stessa corda, creando un suono continuo e vibrante.

I maggiori musicisti che attualmente suonano la Nyckelharpa

Marco Ambrosini, un musicista, compositore e arrangiatore italiano, residente in Germania, che ha riscoperto lo strumento negli anni ottanta e lo ha adattato alla musica antica e contemporanea. Ha suonato con numerosi ensemble di musica antica, barocca e d’avanguardia e ha pubblicato più di 160 CD. È anche docente di musica antica e di Nyckelharpa presso l’Accademia Burg Fürsteneck in Germania e la Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli in Italia.

Didier François, un musicista, compositore e insegnante belga, che ha studiato il violino classico e la musica jazz e che ha scoperto la Nyckelharpa nel 1990. Ha suonato con vari artisti di musica folk, world e classica e ha pubblicato diversi CD. Insegna Nyckelharpa presso la Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli in Italia e l’Accademia di Burg Fürsteneck in Germania, come membro della European Nyckelharpa Training.

Eric Sahlström un musicista, compositore e liutaio svedese, considerato il padre della rinascita della Nyckelharpa nel XX secolo. Ha suonato la Nyckelharpa fin da bambino, seguendo la tradizione familiare, e ha sviluppato nuovi modelli dello strumento, come la Nyckelharpa cromatica. Ha suonato con vari gruppi di musica folk svedese e ha pubblicato diversi dischi. Ha anche fondato l’Istituto Eric Sahlström a Tobo, in Svezia, per promuovere lo studio e la diffusione della Nyckelharpa.

Massimo ambrosini suona la nyckelharpa live – video di Thomas Radlwimmer

Risorse di approfondimento sulla Nyckelharpa

Ecco alcuni link per approfondire lo studio dello strumento:

1 Nyckelharpa – Wikipedia: una pagina enciclopedica in inglese che offre informazioni simili alla precedente, ma con più dettagli e immagini.
2 La nyckelharpa – Italia: un sito dedicato alla nyckelharpa in Italia, con informazioni su corsi, eventi, concerti e liutai.