Music China 2024

Fiera Music China

L’economia cinese sta crescendo tantissimo negli ultimi decenni e il Paese rappresenta una delle forze mondiali più influenti. Con questi cambiamenti di mercato repentini stanno aumentando anche i momenti di crescita culturali della nazione, che sta proponendo da vent’anni il Music China, un evento tutto dedicato alla musica, dagli aspetti più tradizionali a quelli più innovativi.

Music China è considerabile come uno delle più grandi fiere di strumenti musicali a livello internazionale, e sta diventando più importante anno dopo anno.

La produzione globale degli strumenti musicali ha sempre tenuto in grande considerazione il mercato cinese e che durante la pandemia ha consolidato la sua posizione.

La Cina è uno dei paesi più importanti come target di vendita, raggiungendo un nuovo record massimo di guadagno di 7.232 milioni di dollari solo l’anno scorso. Tra gennaio e novembre dello stesso anno, le importazioni sono state valutate a 516,19 milioni di USD (+31% rispetto al 2020, anno comunque svantaggiato a causa della pandemia).

Una mostra per l’economia musicale

La fiera si suddivide in vari settori ed esposizioni, che mostrano tantissimi strumenti musicali di diverso tipo: abbiamo quelli tradizionali cinesi, gli ottoni (cioè tutti gli strumenti come i corni, le trombe, tromboni e tube), strumenti acustici, percussioni, strumenti a fiato, pianoforti, fisarmoniche e tastiere.
Oltre questi strumenti più classici ci sono accessori e arredi, ma anche hardware e software musicali, più tecnologici. Abbiamo uno spettro completo di tutti gli strumenti possibili concentrati in un solo posto.

Questa mostra si tiene a Nanjing, vicino Shanghai, tra le città più popolose della Cina e si attestano circa 1.106 venditori, per una superficie espositiva di 100mila metri quadri che conta una media di 80mila visitatori.

La fiera durerà dall’10 al 13 Ottobre 2024.

È un evento di larga scala, che dopo l’edizione 2022, la prima post Covid-19, vedrà raggiungere la sua ventunesima edizione.

Nel 2023 la fiera Music China ha attirato oltre 122.000 visitatori, i quali hanno affollato l’evento per scoprire prodotti offerti da più di 1.800 marchi e fornitori internazionali e nazionali.

Si tratta di un’opportunità per tutte le aziende che si occupano di musica di mostrare il loro brand e la qualità dei loro prodotti, per aprire dei nuovi canali di vendita.
Questa esposizione, quindi, rafforza la rete di commercio capillare che hanno le aziende musicali in Cina e consente di mostrare a tutto il mondo ciò che si ha da offrire. Sarà solo una scelta del marchio quella di decidere se rafforzare il mercato nazionale o internazionale.
Il Music China è, per le aziende, paragonabile alle Olimpiadi per gli atleti: un momento di crescita personale ma anche decisivo per mostrare agli altri ciò che si è in grado di fare.

Non solo una fiera di strumenti musicali

Fino ad ora abbiamo parlato del Music China come una semplice occasione economica per le industrie musicali di tutti i tipi, ma ovviamente non si limita solo a questo.

Oltre a unire maggiormente tutti i lavoratori di una stessa azienda, che avranno così modo di incontrarsi e di conoscere meglio i propri colleghi e di migliorare la socialità all’interno del contesto lavorativo, ogni anno si ha la possibilità di incontrare persone da società diverse dalle proprie, per conoscere altre realtà e ampliare i propri orizzonti.

La fiera presenta anche opportunità di crescita tramite dei seminari su materie tecniche, per migliorare i propri prodotti, così come dei corsi di business development per affinare il lato prettamente gestionale: vengono invitati degli esperti che siano estranei alle aziende, per garantire massima imparzialità e per tenere tutti sempre informati sulle tendenze del momento.

I corsi sono proposti dalla NAMM CMIA Industry e dalla NAMM University, con delle lezioni fatte su misura per i rivenditori del settore, studiando le migliori pratiche moderne per l’industria musicale, parlando delle ultime tecnologie preferite dai clienti, si analizza e si applica anche il metodo di apprendimento musicale tramite la collaborazione tra le varie parti.

Le master classes sono adatte ai musicisti (siano essi principianti o di livello esperto), a proprietari di imprese, a semplici appassionati, ma addirittura ai bambini, che nelle edizioni precedenti sono stati spesso presenti, confermando la teoria che si può imparare collaborando e divertendosi.

Le lezioni tenute da altri musicisti parlano non solo dello strumento in sé, ma anche di quale ruolo può avere la musica nella società e di quanta importanza può assumere nella vita di una singola persona.

Lo strumento viene finalmente visto non solo alla fine del suo ciclo di vita, e cioè quando è finalmente nelle mani di qualcuno che sa come suonarlo, ma si considerano e si studiano molti altri aspetti: i passaggi necessari per la costruzione, la sua progettazione, la creazione di ogni singolo pezzo, la scelta dei materiali e l’importanza dei movimenti esperti delle mani di un artigiano.

In questa fiera i vari aspetti degli strumenti musicali vengono visti in modo trasversale, analizzando il loro peso sociale, l’importanza e la bravura di chi li costruisce, di come possano migliorare l’aspetto economico di un intero settore in un grande paese.

Lang Lang, ambasciatore di Music China

Come ogni grande evento che si rispetti, la risonanza sociale non può essere ignorata e la crescita nel tempo della fiera l’ha resa, orgogliosamente, rappresentata dal pianista Lang Lang, Global Charity Ambassador.

È una figura di spicco che ha modificato completamente il modo in cui vengono visti i musicisti cinesi nella scena internazionale, persona d’ispirazione in tutto il mondo per tantissimi appassionati di musica, che va anche oltre questo contesto in quanto esempio di forte determinazione e costanza.

Come da lui stesso affermato in un’intervista, per un pianista il Music China rappresenta una delle fiere più grandi e influenti del mondo nel suo genere, un luogo dinamico per studiare da vicino tutte le migliori tecnologie musicali (sicuramente tra le più recenti), rendendola un trend-setter mondiale.

Gli effetti dell’esposizione, secondo lui, si propagano con un enorme effetto farfalla, migliorando lo sviluppo del settore e la promozione della musica presso il grande pubblico. La musica classica, ma tutta la musica in generale, così, potrebbe non essere più solamente di nicchia.

In quanto artista, infatti, considera questa mostra non solo come uno spazio per consolidare l’interesse di persone che da anni fanno già parte del settore, piuttosto si tratta di un’enorme attrazione per chi precedentemente non era appassionato a tutto ciò e invece adesso gli si sta avvicinando sempre di più, con coinvolgimento e trasporto.